730 e IMU

Assegno di Inclusione (ADI)

Cos’è e come ottenere l’Assegno di Inclusione.
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Cos’è

L’Assegno di Inclusione (ADI) è una misura nazionale di contrasto alla povertà, alla fragilità e all’esclusione sociale delle fasce deboli attraverso percorsi di inserimento sociale, nonché di formazione, di lavoro e di politica attiva del lavoro, istituita a decorrere dal 1° gennaio 2024 dall’articolo 1 1 del decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48, convertito con modificazioni dalla legge 3 luglio 2023, n. 85.
In pratica consiste in un sostegno economico e di inclusione sociale e professionale, condizionato alla prova dei mezzi e all’adesione a un percorso personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa.

    A chi è rivolto

    Nuclei familiari con almeno un componente con disabilità, o minorenne o con almeno 60 anni di età, o in condizione di svantaggio e inseriti in programmi di cura e assistenza dei servizi sociosanitari territoriali certificati dalla pubblica amministrazione.

    L’ADI è compatibile con lo svolgimento di un’attività lavorativa, dipendente o autonoma, con conseguenti eventuali rideterminazioni dell’importo del benefico o di decadenza dallo stesso per superamento dei valori soglia.

    Requisiti

    La misura è riconosciuta se sussistono i seguenti requisiti:

    • cittadinanza, soggiorno e residenza: il richiedente, o suo familiare, deve essere cittadino dell’Unione Europea o di paesi terzi ma in possesso di permesso di soggiorno UE o del diritto di soggiorno permanente, in ogni caso deve essere residente in Italia da almeno cinque anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo;
    • reddituali: un valore ISEE non superiore a 9.360 euro, del reddito familiare inferiore ai 6.000 euro annui o di 7.560 euro se composto da persone di età pari o superiore ai 67 anni e/o da altri familiari con disabilità (in entrambi i casi moltiplicato per il parametro della scala di equivalenza ADI);
    • patrimoniali: un valore del patrimonio immobiliare in Italia e all’estero non superiore ai 150.000 euro, un patrimonio mobiliare (depositi, conti correnti, ecc.) non superiore a 6.000 euro, incrementato di: 2.000 euro per ogni componente del nucleo (fino ad un massimo di 10.000 euro), 1.000 euro per ogni figlio successivo al secondo e di 5.000 euro per ogni componente con disabilità (7.500 euro se con disabilità grave);
    • godimento di beni durevoli: non avere a qualsiasi titolo autoveicoli con cilindrata superiore ai 1600 cc o motoveicoli di cilindrata superiore ai 250 cc. immatricolati nei 36 mesi antecedenti la richiesta, navi e imbarcazioni da diporto e aeromobili di ogni genere;
    • mancata sottoposizione a misure cautelari personali, di prevenzione o condanne penali definitive;
    • non risiedere in strutture a totale carico pubblico;
    • aver adempiuto all’obbligo di istruzione per i beneficiari di età compresa tra 18 e 29 anni ovvero essere iscritto e frequentare percorsi di istruzione degli adulti di primo livello, funzionali all’adempimento dell’obbligo di istruzione.

      Come funziona

      Il beneficio economico decorre dal mese successivo a quello di sottoscrizione, da parte del richiedente ADI, del Patto di attivazione digitale del nucleo familiare (PAD) all’esito positivo dell’istruttoria.

      Il beneficio è erogato, mensilmente, sulla carta di pagamento elettronica (Carta di inclusione o Carta ADI) per un periodo continuativo non superiore a 18 mesi e può essere rinnovato, previa sospensione di un mese, per ulteriori di 12 mesi. Allo scadere dei periodi di rinnovo di 12 mesi è prevista, sempre, la sospensione di un mese

      Come fare

      La domanda di ADI può essere presentata all’INPS attraverso il CAF CNA che effettua per conto del richiedente anche l’iscrizione al Sistema Informativo di inclusione sociale e lavorativo (SIISL). E’ poi necessaria la sottoscrizione del patto di attivazione digitale del nucleo familiare (PAD) ed  infine la sottoscrizione, per i soggetti attivabili (18/59 anni), del Patto di servizio personalizzato presso i centri per l’impiego.